Vlad... perchè proprio un vampiro?
- culturacuriosita
- 26 set 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Se vi dicessi “Vlad Tepes” , pensereste tutti istintivamente a Dracula, il famoso e terribile vampiro. E direi anche a ragione, dal momento che la storia di Bram Stoker è entrata a far parte della cultura letteraria.
Ma pare ci sia un errore di fondo!!
Vlad venne e viene tutt’ora ricordato come Dracula per l’appartenenza del padre all’ordine cavalleresco del drago, ma questo non ha proprio niente a che vedere con la sua impersonificazione in un vampiro.
In realtà, nella mitologia Rumena si parla di Strigoi, anime inquiete di morti che escono dalla tomba e Gargoyle, mentre i vampiri sono più diffusi nelle fantasie Ungheresi.
Quindi perché mai il nostro caro Bram ha trasformato il truculento Vlad in un Vampiro?
Le spiegazioni possono essere molteplici: possiamo pensare che Stoker si sia seduto davanti ad una birra nella sua bella Irlanda parlando con un amico Ungherese e abbia poi deciso di svolgere la storia in Romania, terra dalla quale potrebbe avere attinto la storia (vera) del sanguinario imperatore.
Oppure potrebbe essersi fatto ispirare da un fatto di cronaca locale che lo aveva molto colpito. Siamo parlando delle morti allora misteriose di tutti i componenti di una famiglia Irlandese, che al momento del decesso presentavamo pallore e scarso appetito. La malattia, al tempo chiamata “vampirismo” è quella che conosciamo oggi come tubercolosi. A quel tempo, trattandosi di una successione di morti inspiegabili si era deciso di rinvenire i corpi già seppelliti per studiarli. Il cadavere della figlia, deceduta da pochissimo tempo, presentava sangue sulla bocca e unghie e capelli cresciuti. Si dice inoltre che all’apertura della bara il cadavere avesse emesso un verso gutturale a causa del quale, il padre spaventato, avrebbe infilzato il corpo con un paletto di legno. Il padre morì poco tempo dopo della stessa malattia.
Stiamo parlando di fatti realmente accaduti e documentati dai giornali del tempo, ai quali oggi la scienza può fornire una chiara spiegazione, ma che nel passato potrebbero avere influenzato non poco lo scrittore.
Oppure ancora lo scrittore potrebbe aver mischiato con sapienza tutti questi elementi per farne un capolavoro.
La verità, come tante altre volte, non ci è data di sapere, questa volta è stata seppellita nella tomba… in una o nell’altra non fa differenza!
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