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L'isola che non c'è

  • culturacuriosita
  • 1 lug 2014
  • Tempo di lettura: 2 min

Quale modo migliore per inaugurare questo blog se non parlandovi dell’isola che non c’è.

Sicuramente questo nome rimanda la memoria di tutti alla favola di Peter Pan, ma... udite udite, l’isola che non c’è esiste davvero!


L’isola in questione, è giunto il momento di svelarne il nome, si chiama “Sandy” e si dovrebbe trovare nel Mar dei Coralli, tra l’Australia e la nuova Caledonia, in acque territoriali francesi.

Dico “si dovrebbe” perchè semplicemente l’isola Sandy non esiste.

Sembra un paradosso eppure da innumerevoli anni compare sulla maggior parte delle mappe geografiche, compresa quella disegnata da James Cook.

Io stessa ho controllato sul mio mappamondo ed alle coordinate 19°13′12″S 159°55′48″E / 19.22°S 159.93°E è segnalato un minuscolo puntino dal nome “Ile de Sable”.

Eppure una volta raggiunto il punto X non si trova altro che acqua a perdita d’occhio.


Com’è nato allora tutto questo equivoco?

Ancora non si è giunti ad una risposta definitiva ma l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un errore umano. Un’altra ipotesi riguarda la possibilità che anni fa’ ci fossero nell’area agglomerati di pietra pomice di passaggio dovuti ad eruzioni vulcaniche e che erroneamente fossero stati scambiati per isole.

Oppure il tutto potrebbe essere riconducibile alla puntigliosità di qualche cartografo che potrebbe aver messo appositamente la falsa informazione a mo’ di copyright, una sorta di trappola per copioni.

Meno plausibile risulta l’ipotesi che l’innalzamento degli oceani, dovuto all’effetto serra, abbia cancellato del tutto l’isola. In tal caso sembra strano che non ci siano mimimante tracce nell’antica presenza negli immediati fondali.


Rimane da domandarsi come sia venuto alla luce il mistero.

Il tutto è iniziato quando un team di studiosi della University di Sidney assunse l’incarico di rilevare l’area in prossimità della Nuova Caledonia. Si trattava di una sorta di monitoraggio delle isole e delle profondità abissali. Durante la prima valutazione a tavolino, cioè basata sulle mappe, gli studiosi si imbatterono in un’isola con una caratteristica anomala; il mare che la bagnava, tutto intorno, era profondo oltre 1500, come se oltre la battigia ci fosse uno strapiombo netto di 1500 metri. Non esattamente una cosa usuale. Decisero così di andare a controllare di persona e tutto quello che trovavano alle coordinate studiate non fu altro che acqua, acqua e ancora acqua. Bhe.. anche qualche pesce!


Reale o no, quel che è sicuro è che fa sempre piacere pensare che nel mondo ci possano essere posti che non sono ancora stati scoperti, pensare che ancora possiamo dare il nostro contributo alla scoperta del mondo.. o semplicemente che ci sia ancora e da qualche parte un posto magico da raggiungere, quanto meno con la fantasia.

 
 
 

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Benvenuti nel Blog!

Mi chiamo Silvia,ho 26 anni, sono laureata in lingue straniere ed ho una grande passione per i viaggi. Se dovessi descrivermi con un aggettivo, quell'aggettivo sarebbe "curiosa".

Non di una curiosità negativa, bensì di quella curiosità positiva che spinge a guardarsi attorno, a conoscere il mondo, a quella voglia di scoprire dove viviamo e con chi.

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